Una casetta in legno da giardino si presta a molteplici utilizzi e migliora l’estetica e la fruibilità dello spazio esterno. Si tratta di strutture dal costo contenuto, facili da montare e disponibili in tantissime versioni, per soddisfare le più disparate esigenze. Per non avere problemi con il Comune o con i vicini, anche per le casette è però indispensabile conoscere la normativa e rispettarla scrupolosamente.
Le casette in legno da giardino rientrano di solito nell’ edilizia libera, per cui non è necessario il permesso di costruire. La normativa nazionale che definisce le opere di edilizia libera è stabilita dal DM 2 marzo 2018, che ne riporta anche un glossario non esaustivo. Inoltre, ci si deve riferire anche all’art. 6 del TUE, come modificato nel 2016. Gli interventi eseguiti in edilizia libera devono comunque conformarsi allo strumento urbanistico comunale e a tutte le normative di settore.
Come premesso, le casette in legno da giardino, di dimensioni modeste e non aventi le caratteristiche di un’abitazione, fanno parte generalmente dell’edilizia libera. Non sono quindi necessari permessi e autorizzazioni, ma talvolta può essere utile comunicare al Comune l’intervento che si intende eseguire. Acquisire il parere di un tecnico esperto potrà fugare ogni dubbio in proposito.
Le dimensioni di una casetta da giardino in edilizia libera devono in generale essere comprese fra i 6 e i 20 metri quadri. Importante è anche il volume, che non dovrebbe superare i 25 metri cubi. I limiti esatti possono variare da una località all’altra, ed è necessario rivolgersi al Comune per conoscere la normativa locale.
Il Codice Civile impone una distanza di 150 cm delle costruzioni dal confine con la proprietà vicina. Il Comune ha però la facoltà di stabilire una distanza maggiore. La distanza fra due costruzioni deve essere di almeno tre metri. Le costruzioni aderenti al confine sono permesse, purché ci sia un accordo fra i due confinanti.
Una volta soddisfatti i limiti relativi alle dimensioni e alle distanze da confini e costruzioni, ci sono regole da rispettare anche per il posizionamento. Una casetta da giardino per rientrare nell’edilizia libera non può essere ancorata stabilmente al suolo, ma solo appoggiata e facilmente rimovibile. Il suolo può essere opportunamente preparato e livellato, anche con l’eventuale realizzazione di una piattaforma in calcestruzzo o altra pavimentazione. In base alla zonizzazione, che suddivide il territorio in categorie con diverse destinazioni, possono valere regole e vincoli specifici.
Anche se non sono necessari permessi, le casette in legno per giardino sono soggette a normative che riguardano gli aspetti ecologici e in relazione alla loro sicurezza.
Il legno è di per se un materiale dalle ottime caratteristiche costruttive, resistente e leggero. Inoltre, se gestita responsabilmente, si tratta di una risorsa rinnovabile e sostenibile. Con il legname certificato PEFC ci si può assicurare che tutto il processo è stato gestito senza recare danno all’ambiente e ai lavoratori. Per proteggere il legno dagli agenti atmosferici e prolungarne la durata nel tempo sono necessari dei trattamenti, che devono essere effettuati con prodotti privi di tossicità.
Le casette in legno, di dimensioni modeste e a un solo piano, non presentano particolari problemi di sicurezza strutturale. Il materiale è leggero ed elastico, e rende la struttura molto resistente. Nelle zone dove nevica molto, particolare attenzione merita il tetto.
In conclusione, la scelta e l’installazione di una casetta in legno per il giardino possono arricchire notevolmente lo spazio esterno, offrendo versatilità e funzionalità. Tuttavia, è fondamentale operare in conformità con le normative vigenti, garantendo il rispetto dei limiti dimensionali, delle distanze dai confini e delle eventuali regolamentazioni urbanistiche locali.
La consulenza da parte di un professionista esperto può essere di grande aiuto per affrontare ogni fase del processo, dalla scelta della casetta alla sua corretta collocazione, assicurando una soluzione che soddisfi appieno le proprie esigenze e rispetti le normative locali.
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